PROSPETTIVE RIFORMATE

SOLA FIDE CORAM DEO VIVERES

La confusione pentecostale

LA VERITA SUL DONO DELLE LINGUE

 

©1999 di Robin Arnaud

Mentre ero ancora attivo nel movimento carismatico, rimasi deluso dall'evidente disparità tra le descrizioni bibliche e i resoconti dei doni carismatici, in particolare il dono delle lingue. Così ho iniziato uno studio della Bibbia e della storia della Chiesa al fine di determinare la vera natura biblica e lo scopo dei doni carismatici. Non stavo cercando di dimostrare o confutare nulla, ma solo di scoprire la vera natura dei doni. Ecco i risultati di quello studio: (Clicca il bottone verde per leggere tutto il testo)

PROFETI VERI E FALSI
J. Gresham Mächen 

 
 'E Michea disse: Com'è vero che l'Eterno vive, quello che l'Eterno mi dirà, quello lo dirò' (1 Re 22:14).
IL TESTO è un grande testo ed è tratto da un grande capitolo. Alcuni capitoli della Bibbia sono certamente più grandi di altri, e non è affatto offensivo per l'autorità della Scrittura riconoscere la loro speciale grandezza. La dottrina dell'ispirazione plenaria non significa, come spesso la rappresentano i suoi oppositori, che tutte le parti della Bibbia abbiano lo stesso valore, significa solo che tutte le parti della Bibbia sono ugualmente vere. Anche le parti meno preziose della Bibbia hanno, infatti, il loro posto. Gli amanti della poesia amano le linee di livello di Shakespeare; così noi cristiani abbiamo a cuore i capitoli in prosa di grande livello della Parola di Dio. Anche nei sentieri pianeggianti della Scrittura possiamo camminare con Dio e imparare da Lui. Ma poi, quando abbiamo attraversato un tale tratto nella nostra lettura della Bibbia, in cui si nascondono scene lontane, improvvisamente emergiamo a volte mentre leggiamo, come sul ciglio di una collina, e discerniamo davanti a noi con occhi stupiti una prospettiva ampia e libera del mondo, del destino e del dovere umano. E lì, attraverso la grande distesa che si stendeva davanti, si può vedere uno stretto sentiero che conduce su colline e valli fino a quando, in lontananza, si perde nella misteriosa luminosità della città di Dio. (Clicca il bottone verde per leggere tutto il testo)
                                                             

L'eresia del montanismo alla luce della dottrina riformata

(Il pentecostalesimo in differenti forme)

 La storia del cristianesimo è segnata da una serie di sfide dottrinali che, nel corso dei secoli, hanno messo alla prova la fedeltà della Chiesa alle Scritture. Una di queste sfide era il montanismo, un movimento eretico emerso nel II secolo d.C. Questo movimento, guidato da Montano, è noto per la sua enfasi sulle continue rivelazioni profetiche, sull'ascetismo rigoroso e su un'escatologia apocalittica esacerbata. Alla luce della teologia Riformata, il Montanismo è visto come una chiara deviazione dall'autorità della Scrittura e dalla sufficienza di Cristo per la salvezza.

L'Eresia Montanista alla luce della dottrina riformata.

La teologia riformata è categorica nell'affermare la sola Scriptura, l'unica e sufficiente autorità della Scrittura. In questo senso, il montanismo è un'eresia perché, introducendo nuove rivelazioni profetiche e creando un rigoroso sistema di ascesi e di morale, mette in discussione la sufficienza di Cristo e della Bibbia.

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